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A chi spetta il credito d’imposta?

Tra le misure messe in campo dal governo per combattere il caro energia ci sono quelle per mitigare l’impatto negativo del rincaro dei prezzi di gas e elettricità.

Le agevolazioni sono previste in favore delle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale.

L’agevolazione potrà essere fruita esclusivamente in compensazione, nel rispetto dei requisiti stabiliti per l’attribuzione del credito d’imposta.

Nello specifico sono stati previsti due crediti d’imposta, negli articoli 4 e 5 del DL n. 17 del 1° marzo 2022.

In tali articoli sono stabiliti:

  • la misura del credito d’imposta;
  • requisiti per ottenerlo;
  • le regole per la fruizione.

Bonus bollette energia elettrica

I destinatari dell’agevolazione sono le imprese a forte consumo di energia elettrica.

Le stesse devono aver subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% nel confronto tra la media del primo trimestre 2022 e quella dello stesso periodo del 2019.

Tale media deve essere calcolata “al netto delle imposte e degli eventuali sussidi” e devono essere tenuti in conto anche eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa.

Nel rispetto dei requisiti indicati, le imprese hanno diritto a un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata e utilizzata nel secondo trimestre 2022.

L’agevolazione è riconosciuta anche per la spesa relativa all’energia elettrica prodotta dalle imprese e autoconsumata, nello stesso periodo di tempo indicato.

L’aumento del costo per kWh deve essere calcolato sulla base della variazione del prezzo unitario dei combustibili in questione. Il credito d’imposta viene determinato in relazione al prezzo convenzionale dell’elettricità: ovvero la media del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non concorre né alla formazione del reddito d’impresa né alla base imponibile dell’IRAP.

L’agevolazione è cumulabile con altre agevolazioni relative agli stessi costi, a patto che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

Bonus bollette gas

Un’altra agevolazione è prevista per le imprese a forte consumo di gas naturale.

In questo caso i destinatari della misura, i requisiti e la misura del credito d’imposta sono stabiliti all’interno dell’articolo 5 del decreto bollette 2022.

Il credito d’imposta previso è del 15% della spesa relativa al gas consumato nel 2° semestre del 2022 “per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici”.

Anche in questo caso, l’impresa deve aver subito un incremento superiore al 30% del prezzo medio, nel confronto tra il 2° trimestre 2022 e lo stesso periodo del 2019.

Tale prezzo deve essere calcolato come media dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME).

L’impresa deve inoltre aver consumato, nel 1° trimestre del 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di gas naturale, al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

Anche in questo caso, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non concorre né alla formazione del reddito d’impresa né alla base imponibile IRAP.

Viene prevista la possibilità di cumulo del credito con altre agevolazioni relative agli stessi costi. Tuttavia tale cumulo non deve portare al superamento del costo sostenuto.